NUMERI ARRETRATI

 
 

Edizione 2010

 
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  QUARTO TRIMESTRE  
       

 

 

ANNO  XXI N. 25 (2010) 

EDIZIONE ON LINE

Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze

direttore ALESSANDRO MAZZERELLI

 
 
  DIRITTO AD ESISTERE ?  
 

La campagna antimafia condotta sotto il Ministero Maroni ha innegabilmente fruttato risultati molto estesi. Molto estesi orizzontalmente, con numerosissimi arresti e confische in tutt’Italia, al Sud, al Centro, al Nord. Ma che non sono saliti verticalmente, non hanno individuato ed eliminato la mafia nel parlamento, nei piani alti dei ministeri, nei vertici dei partiti, delle banche, delle fondazioni bancarie. Hanno neutralizzato personaggi sostituibili, e forse già sostituiti. Non hanno infranto gli elementi strutturali che generano la mafia e le danno forza, né ridimensionato il potere politico di questa né il suo giro d’affari, né la sua presa sulla società. Non aspettiamoci, pertanto, che le cose cambino apprezzabilmente.

Altro è il più importante risultato di questa campagna: essa, proprio col successo quantitativo che ha avuto e continua ad avere,  con le centinaia di arresti anche nel Nord, con l’individuazione di una ramificata rete mafiosa di potere, affari, imprese, corruzione nelle regioni settentrionali, ha dimostrato che la mafia, dal Sud, si trapianta al Nord e lo sta massicciamente e sempre più, col passare del tempo, infiltrando i suoi uomini, i suoi capitali e i suoi investimenti, condizionandone non solo l’economia e l’ordine pubblico, ma anche la vita quotidiana, l’amministrazione, l’uso dei pubblici poteri, il modo di vivere, e minando la tenuta di quanto resta del suo tessuto sociale, di quella fiducia di fondo che tiene insieme la gente. La società del Nord è così in via di assimilazione alla società matrice del modello mafioso di potere ed economia.

Tale dato di realtà pone quindi una netta questione: una società, un Land, una regione (o macroregione), dotta di una sua identità mentalità, morale, way of life, ha o non ha il diritto (riesce o non riesce a farlo riconoscere) di bloccare questo tipo di penetrazione e assimilazione ponendo limiti selettivi all’ingresso, all’insediamento, alla permanenza di persone, imprese e capitali, sul suo territorio, quando gli organi e i poteri dello stato non sono disposti o capaci di farlo? Oppure deve accettare di subirle, rinunciando alla propria identità e qualità, fino ad essere assimilata, affinché sia salvaguardato il principio – sicuramente elevato e pregevole – di libero movimento ed insediamento di persone, imprese e capitali? Ad esempio, hanno Veneti e Lombardi il diritto di opporsi con mezzi efficaci alla trasformazione in senso calabrese o siciliano della loro società attraverso le varie dinamiche di penetrazione e assimilazione? Oppure sono tenuti ad accettare questa trasformazione in atto?

Questo dilemma vale ovviamente non solo per l’emigrazione interna, ma anche per quella globale: ha un popolo, una civiltà, il diritto e la forza di limitare qualitativamente e quantitativamente i flussi migratori in entrata e di porre come condizione per lo stabilimento di immigranti, che questi si assimilino (realmente, non superficialmente)  alla propria, che ne accettino e non calpestino norme e valori, affinché nel tempo non finiscano per alterarli? Pensiamo ai costumi degli islamici e dei cinesi, ad esempio, e alle loro rivendicazioni di poter applicare le loro norme, come nascondere il volto, usare la loro medicina tradizionale, costituire comunità chiuse e zone franche dove fare a modo loro, praticare mutilazioni alle bambine, etc. Va anche considerato che la penetrazione cinese è appoggiata dalla Cina, una superpotenza che è in grado di imporre a paesi deboli come l’Italia anche deroghe alla loro legalità interna in favore di quelle comunità. A risultati analoghi può portare la dipendenza per petrolio e gas da potenze islamiche, rispetto alla penetrazione islamica.  Allo stato presente, tra le due suddette opzioni, tutto è in favore della seconda: dalle norme sia della vigente costituzione italiana che dell’Unione Europea, all’interesse sia della mafia, che del capitalismo come tale: i popoli, le culture, le società, devono accettare di essere aperti alla penetrazione e profondamente modificabili da chi le penetra.

Attuare la seconda opzione presupporrebbe profonde modificazioni normative, che consentano ad organi rappresentativi dei popoli, intesi propriamente, ossia in senso etnico-sociologico, naturale, di regolare e dosare la penetrazione esogena, e di allontanare in via amministrativa le persone e le imprese immigrate (sia nazionali, che comunitarie ed extracomunitarie) che siano in contrasto con gli interessi del popolo il questione. Naturalmente, tale funzione-potere, per essere reale, dovrebbe essere espressione della sovranità popolare, completamente indipendente dai poteri e dai controlli dello stato c.d. nazionale e da quelli comunitari (si pensi all’Italia, nel cui parlamento nazionale la rappresentanza delle mafie è determinante). Ossia, bisognerebbe introdurre il principio che ogni popolo, sia esso indipendente o inserito in una federazione, ha il diritto di assicurarsi l’esistenza, e che quindi ogni regione o macroregione è sovrana nel regolare l’immigrazione e il diritto elettorale sul proprio territorio, sia legislativamente, che esecutivamente e giudiziariamente. Il che ripropone un ulteriore principio, affinché ciò che viene cacciato per la porta non rientri per la finestra, ossia che magistrati e responsabili delle forze dell’ordine siano cittadini regionali eletti dai cittadini regionali e verso di questi responsabili., e che siano abolite le prefetture, come organi periferici del potere centrale. Anzi, lo stesso concetto di “periferia” va superato, perché intrinsecamente incompatibile col principio federale

Marco Della Luna

 
  APPELLO AUTONOMISTA  
    La presentazione di un candidato sindaco e di una lista, da parte dell’arroganza invasiva degli extracomunitari di Milano non può essere definita una novità.  E’ dal 1989 che denunciamo l’arroganza extracomunitaria ed evidenziamo che si tratta di invasione e non di immigrazione. Alleghiamo alla presente nota il comunicato 175, che sintetizza la nostra storia a conferma di quanto sopra affermato. Riteniamo che al punto in cui siamo giunti è cosa opportuna e necessaria procedere ad un possibile convegno di chi è disponibile a difendere i diritti dei nostri Ultimi, insieme alla nostra Dignità e alla nostra Identità.  (Si prega telefonare al  3472342482 o al 3356826341)   
 

SIAMO UN SERVIZIO CERTO E SICURO, CON IDEE CHIARISSIME. IDEE CHE VENGONO DA LONTANO E ANDRANNO LONTANO, A DIO PIACENDO.

(Comunicato ufficiale del MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA  N°175)

 
 

La roccia su cui si fondano le nostre Idee è ottima, più ottima di così è impossibile averla !  E’, nientemeno, che la roccia delle immortali Profezie di don Lorenzo Milani, ormai  finalmente rivalutato come uno dei più grandi Profeti del secolo scorso, altro che “cattocomunista” !

   La Profezia, con cui apriamo questo comunicato - e che sta alle fondamenta del MAT-LEGA  AUTONOMISTA TOSCANA - è stata pronunciata il 31 luglio del 1966: “ Gli imperialismi ! Ci vorrebbero ventimila sanmarini per eliminarli. Il mondo cambierebbe radicalmente in meglio, sarebbero protette le culture e le identità. Sostanzialmente sarebbe protetta anche la pace, perché le guerre diverrebbero guerricciole.”  Ma il Profeta, nel mentre intuiva l’inaudita meschinità dell’ideologia comunista e dell’ipocrisia demo”cristiana”, non si faceva molte speranze… “…non farti illusioni, prima che le masse si accorgano che abbiamo ragione scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica arriveranno a livelli di incredibile bassezza.”

   A fronte del concreto realizzarsi delle Profezie, con le sue previste inoppugnabili ragioni,sia sulla fine del comunismo che della democrazia “cristiana”, mi ero quasi dimenticato di quella dei “ventimila sanmarini”…. Mi ci riportò, tra il 1977 e il 1978,  un piccolo grande Toscano, ormai dimenticato e soprattutto vergognosamente tradito da Bossi e dalla sua Lega Nord.  Si chiamava Bruno Salvadori, era una parlamentare valdostano, di origini maremmane, il quale, ad un certo punto della sua esperienza politica, si domandò: “ Perché l’Autonomismo deve essere relegato a strimizzite minoranze linguistiche delle zone di confine della regione geografica italiana ?  L’unità d’Italia, non è forse fondata sull’aggressione del Piemonte a stati sovrani, come la Toscana, il Regno delle Due Sicilie, lo Stato Pontificio ?  Non si è forse consacrata su “plebisciti”  spudoratamente falsi ?  Non è stato forse massacrato il popolo del Sud Italia che, sofferta l’immonda aggressione, cercava di ribellarsi ?  Non sono stati forse definiti “briganti” - e assassinati come tali - i patrioti del Regno delle Due Sicilie ?  L’unità italiana, non è stata forse imposta , come è stata imposta l’Europa, promossa da quei laidissimi funzionari di Bruxelles,  al soldo dei “poteri forti” e delle banche ? “  Non mi detti pace fino al giorno in cui lo rintracciai ad Aosta e da allora, con lunghe telefonate, non lo persi più di vista. Partecipai, su suo invito, al Convegno Autonomista  di Milano, che si tenne in Via del Pantano, 17,  il 9 dicembre 1979.  Purtroppo, sei mesi dopo, per grande fortuna di Bossi e sfortuna mia, il vero promotore dell’Autonomismo italiano scomparve in un incidente stradale, avvenuto in Liguria il 9 giugno 1980.

   Il frutto di quegli incontri, si concluse con un ragionamento politico che a me parve subito perfettamente coerente con la Profezia di Don Milani. In lunghissime discussioni, dopo accurate riflessioni, storiche, culturali, etniche e ambientali, che passavano dalle lingue locali, all’architettura delle case, delle chiese e persino al tipo di lastricato delle strade, si giunse ad una definitiva conclusione. La regione geografica italiana, nell’ottica di un recupero di tutti i popoli europei, poi molto parzialmente ottenuto, con la caduta del comunismo, soltanto all’Est,  veniva divisa in 9 Stati – Regionali , fra loro sovrani: Stato Occitano : Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria con capitale Torino;  Stato Padano : Lombardia, Emilia con capitale Milano;  Stato Veneto: Veneto, Trentino, Friuli, Venezia Giulia con capitale Venezia ( Si auspicava il recupero, almeno parziale, dell’Istria e della Dalmazia, mentre, nell’ottica coerentemente autonomista, il Sud Tirolo si sarebbe ricongiunto al Tirolo Austriaco ); Stato Romagnolo, il più piccolo, ma che fa giustizia alla grandezza storica di Ravenna, sua naturale capitale;  Stato Toscano, con capitale Firenze;  Stato Romano: Marche, Umbria, Lazio e i territori entro i confini dell’Ex Stato Pontificio, con capitale Roma;  Stato di Napoli, i territori del Regno di Napoli, esclusa la Sicilia con capitale Napoli; Stato Siciliano, con capitale Palermo; Stato Sardo, con capitale Cagliari.  Si considerava anche un possibile Stato Corso, tenuto conto che la lingua è in buona parte un “toscano arcaico”.  Lo strumento politico, fermo restando il principio che i singoli  movimenti Autonomisti  erano  fra loro alleati ma del tutto sovrani , doveva essere una “Lega” , amministrata e diretta secondo i criteri della confederazione elvetica. La direzione collettiva, aveva il solo scopo di  presentarsi alle elezioni italiote . Il Presidente , che restava in carica per un solo anno,  era nominato – a girare - fra tutti i Movimenti Autonomisti, qualunque fosse il numero dei voti ottenuti nel proprio territorio. Ovviamente, ogni Movimento aveva il suo statuto. Noi abbiamo inserito questo “disegno” nel nostro Manifesto Programmatico e nel nostro Statuto ed è IMMODIFICABILE, pena lo scioglimento dell’Organizzazione  BOSSI HA INVECE TRADITO TUTTO.  HA INVENTATO LA “PADANIA” PER SOPRAFFARE GLI OCCITANI, I PIEMONTESI, I LIGURI, GLI EMILIANI, I VENETI, I FRIULANI, I TRENTINI, I LADINI, I GIULIANI, GLI  ISTRIANI, I DALMATI E PERSINO I SUD TIROLESI !  NON CONTENTO HA SUPERATO GLI APPENNINI  E ANNESSO PERSINO LA TOSCANA , L’UMBRIA E LE MARCHE !  Pura follia ? No, con questa manovra ha ridicolizzato l’Autonomismo, ha promosso un porcaio, qual’è il suo “federalismo”, che, sostanzialmente, ha il suo fondamento negli interessi della Mercegaglia , dei poteri forti e degli evasori fiscali !

  Questo che sto scrivendo è una estrema sintesi del nostro pensiero e quindi sono costretto a tagliare… Il Federalismo NON PUO’, NE’ DEVE RISOLVERSI ALLA BOSSI, CIOE’ CON UN AUMENTO DI COSTI,  DI SEGGIOLE E DI POLTRONE !  Infatti BOSSI non prevede affatto, come concordato nel 1979, la scomparsa delle Province, dei Consigli di Quartiere nelle Città sotto 300.000 abitanti e delle regioni a statuto ordinario, CHE DOVEVANO SCENDERE DA 21 A 9 STATI !  Per rendersi conto visibilmente della questione,  prendiamo in considerazione cosa accadrebbe con la targa automobilistica.  Oggi, a sinistra, c’è l’immondo stemma europeo, su sfondo azzurro, si ricorda che l’azzurro è l’infausto colore dei poteri forti,  dei Benetton e delle Nestlè di tutti il mondo, cioè di coloro che vogliono importi lo stesso vestito e farti mangiare la stessa merda… cioè i MONDIALISTI. ( Non è certamente un caso che anche la bandiera della NATO sia azzurra, come quella delle Nazioni Unite…) La sigla provinciale la mettono, quando va bene, il 50 – 60 per cento degli automobilisti, cosa volete che freghi la questione ai milioni di extracomunitari che ci hanno invaso… Ebbene, con il rispetto delle idee concordate nel 1979, le Province sarebbero scomparse, con la relativa scomparsa di tutti i “parassiti” politici, con i loro”consigli” e le relative “commissioni”, ma sarebbero rimaste storicamente e virtualmente in tutti i loro confini, per cui, in un indirizzo di una lettera, si scriverebbe, ad esempio,  Castelfiorentino (Firenze), Genzano (Roma) ecc… così come nella targa sarebbe rimasta la sigla provinciale.  Anche le regioni ordinarie, continuavano a venire tutelate nella loro specificità, nessuno si sarebbe permesso di sopraffare il patois valdostano  o il ladino…che anzi sarebbe stati difesi con l’unghie e con i denti, facendo studiare obbligatoriamente quelle lingue nelle scuole locali.  Quindi, tornando alla targa, sotto la sigla provinciale, si sarebbe aggiunto il nome della ragione ordinaria. Mentre, dalla parte opposta, ove c’è la porcheria del simbolo europeo, si sarebbero messi i simboli dei singoli Stati….

     Poi i comunisti fecero una “storica” pensata: “ Compagni, non dobbiamo preoccuparci più di tanto per la crisi dell’Est… Dal prossimo anno  (1989 n.d.a.)  faremo giungere in massa gli extracomunitari , ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”  (Festival Nazionale de “L’Unità” . Campi Bisenzio  (Firenze)  settembre 1988)   E L’EX COMUNISTA BOSSI E L’EX COMUNISTA MARONI COSA FECERO ? SI MISERO A COMBATTERE I NOSTRI FRATELLI DEL SUD, AGGREDITI DAL NORD, COSTRETTI AD “ARRANGIARSI” CON IL CLIENTELISMO, I FALSI CONCORSI, LE FACILI LAUREE, LA MAFIA E LA CAMORRA, DIMENTICANDOSI CHE, 150 ANNI FA, FU IMPOSTA L’UNITA’ D’ITALIA  E FU, DAL LORO POPOLO – E SOLO DAL LORO POPOLO, PURTROPPO - CHE SI SOLLEVO’ LA MAGGIORE RESISTENZA ALL’INVASIONE  DA PARTE DEGLI EROICISSMI “FRA DIAVOLO” E DAI LORO ALTRETTANTO EROICI “BRIGANTI”. Ora che siamo invasi dalle turbe e dalle fecce extracomunitarie,  Bossi e i suoi accoliti per anni hanno fatto silenzio. POI SI SONO MESSI A FARE GLI INFAMI, FACENDO FINTA DI COMBATTERE  L’INVASIONE, CHE FA IL GIOCO DEI LORO “CLIENTI” E GRANDI SOSTENITORI, CHE SONO NOTORIAMENTE MOLTO PRATICI SIA NELL’EVASIONE FISCALE CHE NELL’ASSUNZIONE DEGLI EXTRACOMUNITARI A NERO… Non è certamente un caso, come abbiamo affermato nel nostro comunicato 173, che il Maroni è stato molto “bravo” nell’arrestare i “camorristi” , che intralciano gli interessi  degli imprenditori  rotariani” della Padania e del lordume bancario e mondialista,  dimenticandosi però, guarda caso,  di espellere la mafia cinese, albanese, romena, bulgara, marocchina e senegalese….

 

 

Firenze,  1° dicembre 2010                                                          Alessandro Mazzerelli

 

 

 

Bibliografia essenziale :

 

“Il Riscatto” Ed. Dehoniane, Roma 1980

“ Né schiavi di Roma, né servi di Milano” Ed. “Il Cerchio”, Rimini 1998 ( Questo libro e i libri che seguono, possono essere richiesti  attraverso il sito del MAT – Lega Autonomista Toscana)

“Il profeta tradito” – “Come e perché la sinistra si è appropriata di don Milani”  Ed. Liberal, Roma 2005

“Ho seguito Don Lorenzo Milani, Profeta della Terza Via” Ed “Il Cerchio”, Rimini

  E’ in fase di stampa l’ultimo della triade “milaniana” : “Parole Eterne del mio Amico Don     Lorenzo Milani,  Profeta in Barbiana” , di cui daremo sollecita notizia.

 

Combattere l’imperialismo e il comunismo. Sovranità ai Popoli !

 

  Gli stipendi dei parlamentari....  
 
Gli emolumenti dei parlamentari sono al momento i seguenti:

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
ASSISTENTI circa Euro 4.030,00 al mese
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)

TUTTE QUESTE PROVVIGIONI SONO ESENTASSE

Inoltre i parlamentari hanno diritto a:

TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FERROVIE gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).

Hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre i normali cittadini hanno bisogno di 35 anni di contributi (per ora)

Circa Euro 103.000,00 per parlamentare vengono incassati con il rimborso spese elettorali; ulteriori privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio).
La classe politica costa al paese 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO/anno.
La sola Camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO.

 

 
  ECCO UNA INFAMIA CHE INCOLLA LA CASTA ALLE POLTRONE, CONTRAPPONENDOLA AL POPOLO CHE TIRA LA CARRETTA  
Il giorno 21  settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha  proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo  solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento  risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono  versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.  Indovinate un po' come è andata a finire ! :

Presenti  525
Votanti  520
Astenuti  5
Maggioranza  261
Hanno votato sì  22
Hanno votato no  498).

 

Ecco un estratto del  discorso presentato alla Camera :

 

Penso che nessun cittadino e  nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si  chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare  contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque  anni per percepire un vitalizio. È una distanza  tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere  ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano  persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre -  epercepiscono  più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà  mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto  giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di  più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un  parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento,  eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un  tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in  quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è  che si  provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in  carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi  che a noi sono stati trattenuti all’ente di  previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente  un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione  separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei  versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri  normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una  pensione conseguente ai versamenti  realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con  la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire  che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti  e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe  procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al  bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti  italiani circa 150 milioni di euro  l’anno.

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Noi non siamo estimatori della cosiddetta Italia dei Valori e del suo leader, demagogico e falso, ma quando qualcuno di loro ha ragione, ha ragione... e noi, che non siamo servi di nessuno, ben volentieri la riconosciamo.

  IL M.A.T. CHIEDE LE DIMISSIONI DI "BOBO"
 
  Il MAT-Lega Autonomista Toscana chiede le dimissioni del Ministro
dell’Interno Maroni vista la sua palese incapacità di gestire l’ordine
pubblico nel Paese . La partita di Genova di mercoledì ne è un
esempio: ci si è vantati per mesi di aver debellato il fenomeno del
teppismo da stadio con la famigerata "tessera del tifoso", ma poi si è
permesso l'entrata allo stadio Marassi di centinaia di estremisti con
spranghe,coltelli e bombe . Ancora più evidente è la sua incapacità di
porre un effettivo freno al fenomeno immigratorio e quindi nel
riportare sicurezza nelle città italiane e toscane. Nei centri toscani
, in particolare nell'area fiorentina , gli immigrati continuano ad
aumentare anziché diminuire con conseguente ondata di violenza : per
questo denunciamo l'inazione di Maroni . Non dobbiamo farci ingannare
dai risultati sbandierati dal Viminale circa presunte limitazioni agli
sbarchi di clandestini : a Lampedusa gli approdi sono effettivamente
diminuiti ma solo perché si è stretto un accordo con Gheddafi , che
naturalmente ha preteso una ricca contropartita in cambio , mentre in
questi mesi , come testimonia lo sbarco sulle coste laziali , i
clandestini stanno trovando altre rotte per venire . E nel frattempo
molte volanti della Polizia rimangono a secco perché da quando c'è il
leghista non ci sono nemmeno i soldi per fare il pieno di benzina .
E, a proposito di Pubblica Sicurezza , rilanciamo delle proposte :
abolizione della figura del Prefetto , organo espressione del più
odioso centralismo ; affidamento dei compiti di P.S. agli enti locali
, come avviene negli USA : i sindaci devono essere i capi della
Polizia locale non i Questori ; suggeriamo infine che i carabinieri
diventino un corpo esclusivamente militare senza alcun compito , se
non in casi straordinari , di P.S. .
Consegneremo nei prossimi giorni una lettera al Questore di Firenze in
cui spiegheremo i motivi per cui chiediamo le dimissioni di Roberto
Maroni 
 
 

EROISMO E DIGNITA’

Comunicato Ufficiale del MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA  n°171

 
   

Sabato 2 ottobre 2010, un pugno di uomini, ha rialzato eroicamente, nel centro storico di Firenze, la dignità della Toscana, fatta invadere, con la complicità dei comunisti e della Mercegaglia,  dalle fecce di tutto il mondo. Un piccolo ma significativo corteo è partito dall’allucinante incrocio fra Via Palazzuolo e Via Maso Finiguerra, è poi passato per via dell’Albero, dove non c’è più un negozio gestito dagli italiani ed è terminato passando per la degradata Via della Scala, in Piazza Santa Maria Novella, altra piazza non più fiorentina…

 

 All’origine della tremenda questione, non dimentichiamolo mai, c’è il proclama del PCI :  “Compagni, non dobbiamo preoccuparci più di tanto per la crisi dell’Est… Dal prossimo anno (1989  n.d.a.) faremo giungere in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe , disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”

 

  Ma a questo punto sarebbe francamente ingenuo e fuorviante non vedere, oltre ai comunisti, la faccia ,  più o meno occulta, del nemico del nostro popolo,  quello che trae e ha sempre tratto consistenti vantaggi economici dall’invasione extracomunitaria.

 

  Il nemico, non è forse la Marcegaglia e la gente come lei ?  Non è forse lei e la sua Confindustria , che vogliono sempre più  extracomunitari per abbassare il costo del  lavoro ?

 

  Certo, letteralmente vergognoso ed infame – non ci sono parole per definirlo – è il comportamento della Lega Nord – da sempre complice e funzionale alla Confindustria e a chi non vuol pagare le tasse -  fondata dal traditore dell’Autonomismo Umberto Bossi.

 

  Si rifletta: la  Lega Nord ha ottenuto nientemeno che il MINISTERO DEGLI INTERNI, il Ministero del “centralismo imperialista e fascista “,  il Ministero storico della  “repressione antioperaia”, Il Ministero di quel cane di Bava Beccaris,  il Ministero impositore , attraverso i suoi Prefetti e le sue Questure, del “tricolore”…  Come la mettiamo, a questo proposito, con l’esibizione della grottesca bandiera “padana”?  Da che parte sta il Ministro “Bobo” Maroni ?

 

  Noi lo ricordiamo bene il Ministero degli Interni,  l’ex comunista Bossi, gli albori della sua Lega, davanti all’ingresso, aggredì fisicamente i patrioti del nostro glorioso Movimento affinché non presentassero un simbolo che gli faceva ombra…

 

  Ma noi, malgrado gli inconfutabili ricordi, eravamo comunque speranzosi…  Pensavamo che come prima mossa il Maroni togliesse quei  VERGOGNOSI E INFAMI  privilegi concessi agli invasori -  sostenere che si tratta di  “immigrati” -  come abbiamo  “scientificamente” dimostrato è cosa falsa e demenziale… Invece li ha lasciati tutti , compresa la illiberalissima Legge Mancini…

 

   Purtroppo, la gente, imbrogliata, ingannata o stupida… pensa che Bossi sia il paladino della identità occidentale – cristianocattolica – e soprattutto difenda i nostri disoccupati… i nostri ultimi…  E’ vero l’inverso, Bossi e la Lega sono i primi servi della Marcegaglia  e della sua volontà di arricchirsi sul lavoro delle classi subalterne… cioè su i nuovi servi … i servitori della gleba con il p.c…..

 

Firenze, 3 ottobre 2010                                                    Alessandro Mazzerelli

 

 

COMBATTERE L’IMPERIALISMO E IL COMUNISMO. SOVRANITA’ AI POPOLI !