Edizione 2008

 
 

Edizione 2009

 
  Scegli l'edizione Trimestrale che vuoi leggere:  
Primo Trimestre Secondo Trimestre Terzo Trimestre Quarto Trimestre
       
  SECONDO TRIMESTRE  
       

 

 

ANNO XX N. 19 (2009) 

EDIZIONE ON LINE

Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze

direttore ALESSANDRO MAZZERELLI

 
 

Firenze, Giovedì 18 giugno 2009

Alle ore 18 da Piazza del Duomo

Corteo fino a Piazza Santo Spirito

MANIFESTAZIONE a sostegno del candidato Sindaco Giovanni Galli

 

Per liberare Firenze dal Degrado

Degrado della sicurezza

Degrado della Cultura

Degrado della politica per il turismo e il commercio

 

Per riappropriarci della nostra Dignità di Fiorentini

Camminiamo a testa alta, col nostro Orgoglio, la nostra Storia

 

Il Mat - Movimento Autonomista Toscano, con la sua delegazione guidata dal promotore Alessandro Mazzerelli , sarà come sempre in prima linea per la Difesa di Firenze e della Toscana!

 

Giovedì 4 giugno 2009 dalle ore 19

Festa di chiusura della campagna elettorale della lista

 “Cittadini per Firenze – No Tramvia”

 Sarà presente:

Guglielmo de Marinis

Candidato del MAT nella lista “NO TRAMVIA” per le elezioni comunali e del Consiglio di Quartiere 5 di Firenze

 Tutti gli Amici sono cordialmente invitati!

 

Guglielmo De Marinis presenta la lista NO TRAMVIA
   
Senza ritegno!

L’apparato di potere cattocomunista al potere in Toscana da tempi ormai immemorabili ha varato la scellerata e criminale legge che permette aiuti ai clandestini come la sanità gratuita e le corsie preferenziali per l'accesso alla prima casa: una legge che è l’ennesimo schiaffo ai sacrifici dei Toscani, vergognosamente scavalcati nelle file ai pronti soccorsi e nelle assegnazioni per le case popolari, e soprattutto dei nostri ultimi, dei nostri anziani che non arrivano a fine mese. 

Con questa legge la Toscana diventerà il paradiso dei clandestini che voleranno come mosche qua da noi sicuri di ottenere cose impensabili nel resto d' Europa.
E  con quali risorse la regione finanzierà questo progetto?
Ma naturalmente con l' aumento di nuove tasse come l' irpef regionale, con l' aumento delle accise sui carburanti, su bolli e compagnia bella!Mentre i clandestini continueranno a fare lucrosi affari naturalmente esentasse con le attività del commercio abusivo, dello spaccio di stupefacenti, con i furti, con la prostituzione, con lo sfruttamento di minori!

 

Contro questo orrendo provvedimento preso sulla pelle dei Toscani, il MAT, con tutte le forze a disposizione, sarà ancora una volta in prima linea per difendere la propria Terra, sempre più invasa e vilipesa, e il proprio Popolo, sempre più vessato e umiliato!

 

 

  Comunicato Stampa 12/05/2009  
 

Il MAT – Lega Autonomista Toscana comunica, data l’impossibilità di presentare la propria lista, di aver concluso per le elezioni amministrative di Firenze un accordo con il Comitato Cittadini per Firenze – No Tramvia: quest’ultimo ospiterà all’interno della propria lista l’ esponente del MAT Guglielmo de Marinis, candidato al Consiglio Comunale e al Quartiere 5.

   Il MAT, che ha sempre manifestato la sua contrarietà al devastante progetto della Tramvia, lampante esempio della più insopportabile arroganza di questa irresponsabile amministrazione, compie con coerenza la naturale scelta di accettare l’invito degli amici del Comitato, con cui condivide la visione della partecipazione politica come Servizio per la propria gente, nel quale il cittadino può tornare a riappropriarsi consapevolmente delle scelte che lo riguardano.

   Il MAT, dunque, come sempre fin dalla sua nascita nel 1989, anche in questa tornata elettorale opererà con determinazione al fianco dei Fiorentini, insieme a cittadini che hanno anch’essi coraggiosamente scelto di non chinare la testa di fronte alle prevaricazioni dell’attuale governo cittadino, nella convinzione che possa finalmente realizzarsi quel cambiamento che Firenze aspetta da tanti, troppi anni.

 

MAT – Lega Autonomista Toscana

 

 
 

Comunicato stampa 28 aprile 2009

 

Il Mat - Lega Autonomista Toscana esprime la propria solidarietà ai ragazzi della Lista elettorale che sostiene il candidato sindaco Giovanni Galli, vigliaccamente aggrediti sabato scorso presso il gazebo da loro allestito in Piazza Strozzi, da un paio di anarchici frequentatori dei cd. centri sociali, strutture delinquenziali che, come tutti ben sanno, continuano a spadroneggiare grazie alla connivenza e spesso il sostegno degli attuali amministratori di Palazzo Vecchio.

Solo la “liberazione” di Firenze da questa vergognosa e  irresponsabile amministrazione potrà finalmente porre fine allo scippo perpetrato da anni ai danni dei Fiorentini e dei Toscani di quelle risorse che, invece di sostenere le necessità dei nostri “Ultimi” (giovani disoccupati, anziani, ammalati, senza casa), finiscono nelle mani di questi soggetti e degli immigrati, alimentando l’incredibile degrado in cui versa la città.

Il Mat – Lega Autonomista Toscana continuerà, come ha sempre fatto fin dalla sua nascita nel 1989, a battersi per i diritti dei Fiorentini e dei Toscani, con particolare attenzione ai nostri “Ultimi”, e lo farà, in questa tornata elettorale, sostenendo Giovanni Galli, nella convinzione che sia finalmente possibile una svolta nel governo della città.

 

  Questa è l’ennesima conferma di quello che il MAT denuncia da 20 anni...  
  Pistoia - Undici ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite ieri dagli agenti della questura di Pistoia che hanno stroncato un vasto giro criminale finalizzato alla produzione di permessi di soggiorno falsi per cittadini stranieri, in particolare cinesi. Tra gli arrestati un consigliere comunale pistoiese di Rifondazione comunista, una sindacalista della Cisl, una dipendente della prefettura di Firenze e una dell´ufficio anagrafe di Pistoia, poi uno spedizioniere di Prato, la collaboratrice di un´agenzia di assicurazioni, un pensionato e quattro cittadini cinesi. Fra questi ultimi anche la figlia di un influente funzionario della città di Shanghai. Avrebbero favorito l´ingresso o la permanenza in Italia di almeno 350 extracomunitari, nella stragrande maggioranza cinesi. L´organizzazione provvedeva, stando alle accuse, a costruire una falsa documentazione per arrivare ad ottenere il rilascio dei permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari o sfruttando la procedura dei flussi d´ingresso. I cinesi dovevano sborsare dai 4.000 euro per una dichiarazione di lavoro, a 15.000 euro per un permesso di soggiorno. I primi sospetti nel 2007 quando l´ufficio immigrazione della polizia pistoiese fiuta alcune irregolarità nell´insolito aumento di richieste di residenza.  
 

DAVANTI AL DUOMO

Apprezzamenti alla fidanzata:
reagisce e tentano di tagliargli la gola

 
  Un giovane turista ha reagito agli apprezzamenti insistenti fatti da tre extracomunitari alla sua ragazza. E' scattata una rissa durante la quale uno dei tre ha cercato di colpire con una bottiglia di vetro rotta il giovane. Solo l'intervento di un carabiniere ha impedito che gli venisse recisa la carotide. Il marocchino con la bottiglia è stato arrestato, mentre gli altri due sono fuggiti

La Nazione - Firenze, 28 marzo 2009 - Una giovane coppia di Roma, lui di 23, lei di 21, erano a Firenze per festeggiare il loro primo anniversario di fidanzamento quando sono stati aggrediti da un operaio marocchino di 20 anni. Secondo la ricostruzione il giovane romano, esperto di 'full conctact', avrebbe reagito agli apprezzamenti insistenti fatti da tre giovani extracomunitari davanti il Duomo.

 

Quando ha detto loro di smetterla i tre lo hanno messo in mezzo, spintonandolo, colpendolo e spaccandogli una bottiglia di vetro in testa. Quanto rimasto della bottiglia è stato anche usato per colpire il giovane al collo. Fortunatamente si trovava a passare nelle vicinanze un carabiniere della scorta di un dirigente della Protezione civile che ha impedito che fosse recisa la carotide al turista. L'uomo della scorta, fermando la bottiglia a pochi centimetri dal collo del giovane, ha riportato una ferita al mignolo della mano sinistra, con lesione al tendine, per la quale è stato operato in un ospedale di Roma.

 

Altri due carabinieri da lontano hanno notato quanto accadeva e sono intervenuti, riuscendo così a bloccare il marocchino con la bottiglia, mentre i due compagni si dileguavano. Al giovane sono stati applicati dei punti alle ferite che dovrebbero guarire nel giro di 20 giorni; la fidanzata ha riportato delle contusioni per essere intervenuta a difesa del ragazzo. Il marocchino è stato arrestato: per lui, raggiunto da alcuni colpi, una prognosi di 7 giorni.

 

 
  PERCHÉ OPPORSI FERMAMENTE AL FOLLE PROGETTO DELLA COSIDDETTA “TRAMVIA” A FIRENZE  
 
  1. L’amministrazione comunale che non ha tenuto minimamente conto del tessuto urbano e della configurazione della città e dei suoi quartieri.

Si tratta di un sistema troppo rigido, troppo invasivo per il tessuto urbano di una città come Firenze, per le sue strade strette non adatte all’inserimento forzato di una tramvia; infatti, le strade di Firenze, già strette, dovranno subire una diminuzione di carreggiata, per permettere il passaggio di una metropolitana di superficie che, oltre a “sfiorare” il Duomo e il Battistero, dividerà in due la città. In centro la Sovrintendenza ha consentito di far passare la metropolitana, ma osservando precise indicazioni (non si possono restringere i marciapiedi, e i mezzi dovranno passare senza pantografo ma solo con l’uso di batterie, quindi nella linea 2 la metropolitana porterà a spasso le batterie da Peretola a Piazza della Libertà).

Inoltre il passaggio della tramvia, come si può facilmente evincere da disegni e piani provocherà grosse difficoltà in caso di interventi urgenti da parte di autoambulanze e vigili del fuoco; intralcerà il lavoro delle ditte addette ai traslochi, agli spurghi, al rifacimento delle facciate; per non parlare poi dei problemi che si creeranno al traffico in caso di perdita di gas, fuoruscita di acqua e simili; peraltro il  Comune non ha ancora effettuato simulazioni “vere” lungo il percorso della Tramvia.

  1. Nasce vecchio.

Nel 1988, quando fu posto il relativo quesito, Scandicci non era ben collegata con Firenze. Oggi esiste la Linea 16, e sembra, da prove recenti che il beneficio che porterà la linea 1 della tramvia sarà di risparmiare circa 3 minuti in tutto il percorso.  

  1. Non ridurrà il traffico se non in maniera irrisoria.

Il traffico sarà, infatti, ridotto (secondo studi commissionati all’Ataf dal Comune nell’ottobre del 2006) in centro di circa il 13%, nell’intero comprensorio di solo il 4%, non c’era certo bisogno di trasformare la città in un cantiere aperto e progettare una mostruosità del genere per far sì che tutto restasse più o meno come prima.

  1. Per far passare la metropolitana di superficie, dovranno essere sacrificati gli alberi.

Gli alberi (circa 300 solo per la linea 3) saranno tagliati solo ed esclusivamente per il passaggio della metropolitana di superficie. Saranno ripiantati molto più vicini alle case, quindi più bassi (un referendum burla è stato sottoposto agli abitanti del quartiere 5 che pare abbiano scelto il tiglio, come pianta da ripattumare in Viale Morgagni).

  1. Le informazioni fornite dal Comune sono poche, non dettagliate, spesso confondono le idee dei cittadini (partendo già dal nome).

L’informazione del Comune, anche se arriva su carta patinata e variamente colorata, è parziale e spesso scorretta, basti pensare al nome dato a quest’opera mostruosa che dividerà la città in due parti, quasi “l’un contro l’altra armate” nome che confonde le idee ai vecchi abitanti che ricordano un tram, meno invasivo, ma che già creava complicazioni al traffico della città. I moderni “innovatori” non sanno inventarsi niente di nuovo: una cosa che già era superata negli anni Cinquanta, moltiplicata con misure incredibili, dovrebbe attraversare le strade del centro.

  1. Ci sono alternative incontrovertibilmente valide e davvero risolutrici dei problemi del traffico che affliggono Firenze:

Ø       Il progetto della micrometropolitana, presentato alcuni anni fa dall’Università di Firenze e, in maniera preconcetta non preso in considerazione dall’Amministrazione comunale. Un sistema di trasporto pubblico non invasivo, più intelligente e con costi identici.

Ø       Possibile utilizzazione dell’attuale Rete ferroviaria, che con interventi meno costosi e più rapidi, porterebbe ad una metropolitana veloce di superficie lungo l’asse Peretola - Castello- Rifredi – Statuto – Campo di Marte – Rovezzano.

Ø       Sistema di trasporto con mezzi su gomma (autobus, filobus) con tecnologie avanzate di alimentazione pulita e a basso consumo energetico, come biocarburanti, idrogeno e pile a combustibile. Questo istema è stato raccomandato, anche recentemente, dalla Commissione della Comunità Europea, in un libro verde sulla nuova cultura della mobilità urbana perché si tratta di un tipo intelligente e flessibile, cioè in grado di adattarsi dinamicamente alla domanda; tutto il contrario di una tramvia che è costretta a viaggiare solo su binari.

Ø       Pedonalizzazione immediata e completa del Centro Storico, senza autobus, senza autovetture, senza motorini e… senza tramvia. Soltanto un servizio con bussini non inquinanti per portatori di handicap.

 

 
  LA BATTAGLIA LOCALISTA  
   

Quanto è importante oggi la battaglia localista?

E’ fondamentale: è importante come non lo è mai stata nella storia degli uomini e dell’Uomo.

Un Uomo sradicato, ormai ridotto alla ruota di un ingranaggio dominato dall’economia e dalla tecnologia, schiavo del materialismo e del consumismo, spogliato del proprio ruolo di protagonista sociale e politico, prigioniero di ritmi e dogmi artificiosi e innaturali.

Un Uomo che ha dunque la necessità di ritrovare i propri punti di riferimento, i propri valori, la propria dimensione e dignità: tutto questo può essere raggiunto solo combattendo per la ricostituzione dell’Identità: della Comunità a cui appartiene e di sé stesso come individuo.

La globalizzazione con la sua promozione ossessiva della circolazione di merci, capitali e, soprattutto, persone, col suo disintegrazionismo mondialista, che significa omologazione, standardizzazione, appiattimento di tutte le culture e all'interno di esse la riconduzione di tutti gli individui ad un unico modello, è per sua natura contraria a quel prepotente bisogno di identità e di senso di appartenenza che oggi anche proprio in ragione della globalizzazione sale dalle comunità e dai singoli individui.

La competizione mondiale di tutti contro tutti costituisce infatti l’attacco finale sia all’identità collettiva dei popoli sia all’identità dell’individuo: subordinandosi progressivamente l'uomo al meccanismo produttivo vengono, infatti, sempre più esasperati tutti gli aspetti maggiormente degenerativi e drammatici dell’individuo: ritmi sempre più incalzanti e insostenibili, omologazione degli stili di vita e degli stessi individui in ragione delle esigenze razionalizzatrici dell'economia e della tecnologia di mercato, perdita del senso di solidarietà individuale e collettiva, impossibilità di trovare un punto di equilibrio e di armonia con sé stessi, con i loro corollari sul piano esistenziale di angoscia, nevrosi, depressione, anomia, frustrazione e sentimento di smarrimento del senso esistenziale.

Dunque, ecco spiegata l’importanza della battaglia localista, che, promuovendo la diversità come un valore aggiunto, è, per definizione, antitetica alla globalizzazione privatrice dell’identità di popoli e uomini: solo il prevalere delle piccole patrie e dei localismi, con il drastico ridimensionamento della tecnocrazia con i suoi apparati industriali e virtuali, permetterebbe la costruzione di una società che valorizzi le risorse locali e le identità culturali, e l’affermazione di una struttura comunitaria basata su microeconomie autocentrate al posto della macroeconomia globalizzata, nella quale il cittadino, ritrovato l’ancestrale legame e armonia spirituale tra l'individuo e la sua terra, partecipi in prima persona alle decisioni che lo riguardano; avremmo, dunque, un complessivo riequilibrio delle dinamiche tra i popoli e delle pulsioni interiori degli individui, con l’affermazione di società che finalmente ritornano a reggersi sulla cooperazione e non più sulla competizione.

Quella localista è, in conclusione, l’unica battaglia politico-culturale che abbia attualmente un senso portare avanti, tanto più che si sono rivelate inefficaci e destinate alla sconfitta ideologie e visioni del mondo, che, per quanto spesso valide e portatrici di nobili ideali, nella sfida con il processo omologante della globalizzazione hanno in ultima analisi acquisito proprio il vizio principale del processo stesso, ovvero la riconduzione ad un unico modello che si pretende valido per tutto e per tutti; proprio per tutti questi motivi battaglie di questo tipo sono attualmente prive di significato in quanto si nutrono di schemi non più riproponibili come reale alternativa al processo che intendono combattere.

L’Uomo, invece, che combatte la battaglia localista e identitaria porta con sé la fierezza del suolo della nascita e la solidarietà con i propri simili e vicini e con il mondo intorno a sé: il vero “prossimo”, quello che sta accanto a noi, e che dunque non è “universale”, ma maledettamente locale, particolare, specifico e ineguagliabile.

Solo questi soggetti potranno, con la linfa vitale del patrimonio del passato, agire nel presente per dare il proprio contributo affinché ci sia un futuro per i popoli e gli uomini della Terra.