Alle parole non sono seguiti i fatti e lo dimostrano le circostanze che evidenziamo. Ad un anno dal Congresso, il 4 dicembre 2014, siamo stati contattati da un emissario veneto della Lega Nord Toscana che ci invitò ad un colloquio. Dopo una serie di rinvii e contrattempi l’incontro ebbe luogo al Bar Donnini di Firenze il 5 gennaio 2015 alle ore 17, partecipanti per la Lega Nord Andrea Barabotti, funzionario della L.N. in Lombardia e Manuel Vescovi, responsabile regionale. Ad Andrea Barabotti che arrivò puntuale gli spiegai, pur in sintesi, la storia del MAT dalla Profezia dei “Ventimila Sammarini” di Don Milani e Don Giussani , all’incontro – quasi certamente prima di Bossi – con Bruno Salvadori, parlamentare Valdostano di origine toscana, a cui venne l’idea di estendere l’Autonomismo Federalista a tutta l’Italia. Ricordai come l’ex padrone della Lega Umberto Bossi abbia fatto del Salvadori una appropriazione indebita, giungendo infine alle ragioni della nostra gloriosa testimonianza. A quel punto arriva il veneto Vescovi, il quale, affermando di essere un imprenditore, desidera, come “è uso fra gli imprenditori”, chiudere concretamente il discorso. Propone che il MAT accetti la sua visibilità con presentazioni e comizi, in sostanza che sia un buon portatore d’acqua. La sua prosa non mi piacque e il discorso si chiuse con un “arrivederci”. Fu passata la palla a Roberto Ghini segretario organizzativo emerito, affinché riprendesse le fila del discorso. E’ stato un incredibile gioco al rinvio il cui scopo era quello di giungere ad un accordo anziché con gli autonomisti del MAT – carichi di storia e di testimonianza autenticamente autonomista – con i centralisti di “Fratelli d’Italia”. Ora, Matteo Salvini e i suoi accoliti, ci dovrebbero spiegare dov’è finito il loro “federalismo” e soprattutto, dov’è finita l’indipendenza della Padania ? Dov’è andata a finire l’apertura al mondo Autonomista della regione geografica italiana? L’alleanza con “Fratelli d’Italia” puzza lontano un miglio come pataracchio elettorale, promosso al fine di raccattare un po’ di voti , cosa politicamente legittima, ma la coerenza della lotta contro il “centralismo fascista dei prefetti”, fra l’altro del tutto inutili a fronte dell’invasione extracomunitaria, dove è andata a finire ? E poi, possibile che un candidato alla Presidenza di una Nazione come la Toscana, che tantissimo ha dato a tutto il mondo , in ogni campo dello scibile umano, dovesse avere un candidato milanese , tale Borghi, - persona certamente rispettabile – ma che non

appartiene alla nostra terra ? E tal fatto, non è forse segno di una sopraffazione milanocentrica che, malgrado l’apparente emarginazione di Umberto Bossi, prosegue indisturbata ? Chiudendo a noi sembra che la Lega Nord, se fosse stata minimamente coerente con quel che cerca di apparire, aveva il dovere di garantire alla Toscana un candidato Toscano e l’alleanza con il MAT, lo storico movimento in difesa dei nostri Ultimi, poveri, anziani, ammalati, disoccupati, senza casa, handicappati… Tutti coloro che, in qualche modo, sono vittime dell’arroganza di una invasione straniera la quale, coloro che gestiscono per nostra grande disgrazia la Toscana, hanno bramato dal 1988, in perfetta sintonia con le immortali parole profetiche del Profeta di Barbiana “il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli Ultimi”.

Alessandro Mazzerelli

Combattere l’imperialismo e il comunismo! Sovranità ai Popoli!

“NE’ SCHIAVI DI ROMA, NE’ SERVI DI MILANO !”