Il Profeta muore a Firenze il 26 giugno 1967. Immediatamente dopo la sua scomparsa inizia una indecente campagna per definirlo un prete comunista. ( Esempio: Luciano Della Mea, “Rinascita” 15 luglio 1977 –“Secondo me Don Milani è un compagno, un comunista. Lui ebbe la forza di non uscire da una Chiesa magra, asfittica e crudele.” ) Contro questa crudele menzogna reagirò, sempre convinto di non doverlo tradire a nessun prezzo e a nessun costo…. Mi vennero in soccorso due grandi personaggi Padre Reginaldo Santilli O.P., direttore dell’Osservatore Toscano e Vicario Episcopale per l’Apostolato dei Laici della Diocesi di Firenze e il già celebre Don Luigi Giussani, Fondatore di “Comunione e Liberazione”. Mentre il primo organizzò due importanti conferenze presso il Centro Studi Sociali di Firenze: “Firenze 5 maggio 1977 – “Per una nuova lettura del messaggio di Don Lorenzo Milani” – Introduce e presenta Padre Reginaldo Santilli O.P. Relatore dott. Alessandro Mazzerelli” e il 10 dicembre 1977 “ E’ possibile a sinistra un’alternativa al marxismo ? “ in cui fu presentato il “Decalogo di Barbiana”, per poi pubblicare anche le prese di posizione in difesa del vero Don Milani su “Avvenire”, cfr: 1° settembre 1977, e più volte su “L’Osservatore Toscano”. Il secondo , dopo un incontro in Via Martinengo a Milano, sua abituale residenza, viene , con il chiaro intento di difendere il vero Don Milani, nel mio paese di origine, Pozzo della Chiana (Arezzo) , ove il 2 giugno 1976, al termine del suo bellissimo intervento, a cui fece seguito il mio ricordo del Profeta di Barbiana, ebbe a dire: “Ha ragione ! Ha ragione don Milani! O ventimila Sammarini o la barbarie.”

Nello stesso periodo in cui Umberto Bossi incontra casualmente Bruno Salvadori, il parlamentare valdostano di origine toscana che “sogna “ di estendere le Autonomie dai confini etnici del nord a tutta Italia, io vado ad incontrarlo personalmente ad Aosta in ossequio alla Profezia del “Ventimila Sammarini”. Non lo trovo, parlo con il Segretario , il quale rintraccia telefonicamente il Salvadori. Ha inizio uno stretto rapporto che porta a delle chiarissime conclusioni, che Umberto Bossi, trasformando l’UNOPLA (Unione Nord Occidentale dei Laghi Prealpini) dapprima in Movimento Autonomista Lombardo, poi in Lega Lombarda quindi in Lega Nord, stravolgerà e tradirà. Le conclusioni consacrate a Milano il 9 dicembre 1979 sono le seguenti: I “sammarini” italiani, compreso San Marino, erano dieci, pensati dopo attentissima valutazioni di natura storica, etnica ed economica. I principi dell’alleanza Autonomista erano i seguenti:

  1. 1)Pari dignità di tutti i Movimenti Autonomisti, al di là del numero dei voti ottenuti.
  2. 2)Presidenza federale, di una auspicabile “Lega”, a durata annuale o biennale, concessa a “girare” a tutti i Movimenti Autonomisti.
  3. 3)Segreteria organizzativa, con la presenza di un rappresentante per ogni organizzazione Autonomista, che risultasse firmataria dello statuto di fondazione del soggetto politico da presentarsi in tutta Italia.
  4. 4)Simbolo unico per la regione geografica italiana e per l’Europa, simboli dei singoli Movimenti Autonomisti per le elezioni regionali, provinciali e comunali.
  5. 5)Totale sovranità dei singoli Movimenti Autonomisti nel territorio di loro competenza.

Nell’ottobre del 1978 viene pubblicato su la rivista “Pègaso” , un mio articolo dal titolo “La questione Toscana” che può essere considerato l’atto di nascita dell’Autonomismo Toscano.

Non potendo tradire per nessuna ragione il DECALOGO DI BARBIANA, uscito dal partito socialista, do vita nell’ordine al Movimento d’Azione Socialista, al Movimento Solidale ed infine al Movimento Autonomista Toscano. I tre Movimenti si incardinano nella fedele interpretazione delle Profezie di Barbiana. Il primo rivendica il “socialismo etico” del Profeta, il secondo introduce in politica il termine “solidarietà” , infatti le definizioni “Commercio equo e solidale”, “Banca etica e solidale” ecc. sono un’appropriazione indebita dei marxisti comunque mascherati. Il Movimento Solidale tenne un importante incontro con “Solidarnosc” alla Certosa di Firenze il 24 ottobre 1981, durante il quale fu da noi proposto di fare della Polonia il primo Stato che adottava il DECALOGO DI BARBIANA. I principali atti del Movimento vengano ripresi dall’Adista, agenzia di stampa cattocomunista, che lancerà in quella direzione le nostre idee e i nostri principi. Avrà luogo a Palermo, in quel periodo, un incontro con i Padri Sorge e Pintacuda.

Il 18 settembre 1988 al Festival Nazionale de “L’Unità” di Campi Bisenzio (Firenze) , intorno al gazebo della FILCAMS (CGIL) che aveva organizzato una cucina multietnica , vidi un piccolo convegno di dirigenti comunisti, uno di loro che avevo conosciuto personalmente negli anni sesssanta ebbe a dire: “Campagni, non preoccupiamoci più di tanto degli avvenimenti dell’Est. Dal prossimo anno faremo giungere in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe disarticolando l’Occidente e la Chiesa Cattolica.” Mentre Umberto Bossi e la sua Lega facevano la guerra ai “terroni”, osservando attentamente la strategia comunista mi resi conto che la dichiarazione dell’esponente comunista era una criminale e cinica realtà. Ebbe inizio infatti l’invasione cinese di San Donnino, frazione di Campi Bisenzio, senza che nessuno, Vigili Urbani, Polizia, Procura della Repubblica, Guardia di Finanza avessero qualcosa da ridire. La risposta fu la costituzione dapprima informale del Movimento Autonomista Toscano il 28 aprile 1989, poi ufficiale, con lo statuto registrato dal Notaio Mario Piccinini di Firenze il 19 settembre dello stesso anno.

La Lega Nord ha ostacolato con tutti i mezzi – denunce, rapina del simbolo, diffamazioni – l’affermarsi del Servizio del Movimento Autonomista Toscano. Ma il MAT è ormai una Istituzione, abbiamo pubblicato da nessuno mai smentiti i seguenti libri: “Né schiavi di Roma, né servi di Milano” Storia del Movimento Autonomista Toscano” 1° Edizione Ed. Clessidra, Padova 1995; 2° Ed. “Il Cerchio”, Rimini, 1998; “Il Profeta tradito” – Come e perché la sinistra si è appropriata di don Milani. Ed. Liberal, Roma 2005; “Ho seguito Don Lorenzo Milani, Profeta della Terza Via” , Presentazione di Franco Cardini. Ed. “Il Cerchio”, Rimini, 2007; “Parole Eterne del mio Amico Don Lorenzo Milani, Profeta in Barbiana” Prefazione di Mario Bernardi Guardi. Ed “Il Cerchio”, Rimini 2019; “Ventimila Sammarini” – “La Profezia sulla inevitabile sovranità dei Popoli di tutto il mondo, vista da Don Milani, da Don Giussani e dalla Toscana.” Prefazione di Adolfo Morganti. Ed.”Il Cerchio”, Rimini 2014. Abbiamo prodotto 209 documenti ufficiali, abbiamo detto in tutti i modi che prima dell’avverarsi del “Ventimila Sammarini” come ha detto il Profeta Don Milani “…scorrerà molto sangue e sia la deaerazione morale che quella politica giungeranno a livelli di incredibile bassezza”. Tutti i fatti sia a livello mondiale che europeo, si pensi ai recenti fatti di Parigi, fanno pensare che la situazione stia precipitando.

Matteo Salvini, il giovane segretario della Lega, sembra si sia accorto delle contraddizioni e dei gravissimi tradimenti di Umberto Bossi e cerchi di porvi rimedio. Sarà il trattamento che pensa di riservare a Movimenti gloriosi e coerenti come il MAT, la prova del nove della sua coerenza o della sua doppiezza.