Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana

(Comunicato Ufficiale del MAT- Lega  Autonomista Toscana n °192)

 

RIFLESSIONE AUTONOMISTA

 

Innanzitutto il Movimento Autonomista Toscano augura a tutti un buon Santo Natale e un buon 2013. 

 

Siccome la situazione politica sembra precipitare in un gran casino, almeno da parte Autonomista è opportuno avere idee chiare. 

 

E siccome sento ripetere la solfa che da soli non si va da nessuna parte, solfa vera, purtroppo… ma soltanto perché non c’è una vera domanda di Autonomia, fra chi, rincoglionito, ama l’Europa delle banche e de banchieri più della propria terra ed è tollerante verso chi lo invade… 

 

Insomma, diciamolo, non c’è un popolo con le palle, “padani” compresi…Milano, ad esempio, è diventato uno schifezza multietnica e nessuno scende in piazza… Per la suddetta solfa è opportuno ripetere che i tentativi di “cartello” e di coordinamento fra i Movimenti Autonomisti e Indipendentisti si perdono nei decenni. 

 

Personalmente, ne sono testimone di una decina , tutti abortiti per motivi che vanno dal simbolo, alla firme, ai quattrini… Ho fatto una breve ricerca, e ho ritrovato cinque statuti “d’epoca” , tutti predisposti tra l’ormai lontano 1991 e il 1993 e tutti regolarmente registrati. 

 

L’otto settembre 1991 nasce il “Servizio Autonomista”, il 21 settembre 2001 il “Servizio” partorisce la “Lega Autonomista del Nord”, quindi il 24 febbraio 2003 sorge “Regioni Confederate” poi la“Lega Regioni Autonome”, quindi “Regioni Autonome Confederate” eccetera… . 

 

In tutte le neonate Organizzazioni vigevano principi chiarissimi. Tutte si definivano “patti” di solidarietà fra Movimenti Autonomisti tra loro liberi e sovrani” con lo scopo “di difendere le etnie, presenti nella regione geografica italiana (ovviamente quelle autoctone n.d.a.) dall’arroganza dei partiti padroni e dalle leggi liberticide del centralismo romano”. 

 

Tutte “Propugnano le distinzioni ideali e morali che contrappongono le vere Autonomie, da subdole organizzazioni che si definiscono “autonomiste”, “federaliste”, leghiste”. Tutte si impegnano ad aiutare “…i rispettivi popoli a difendersi dai partiti, dalle tasse ingiuste, dalla mafia, dalla camorra, dagli appalti truccati, dal furto delle case e del lavoro da parte degli stranieri e dall’irresponsabile invasione extracomunitaria “che costituisce un grave crimine sociale, consentito e promosso dal regime di Roma, contro i poveri e i disoccupati.” 

 

L’obbiettivo era anche quello “.. di rendere possibile la presentazione di libere liste autonomiste nella Regione geografica Italiana” e “nel caso di elezione di un parlamentare, da parte di un qualsiasi Movimento Alleato, i benefici che derivano dall’uso del simbolo divengono patrimonio del “Cartello” e sono gestiti dal Consiglio Federale.” Sogni che si richiamavano con oggettiva evidenza all’accordo con Bruno Salvadori, oggi smarriti nel tempo… anche per la scomparsa di gran parte degli attori che ricordo con imperitura stima ed affetto. Ora, sembra che si riparta con “Popoli Sovrani”, facciamoci gli auguri… e gli scongiuri…

Alessandro Mazzerelli

 

 

SAGGEZZA POPOLARE

03.marzo

 

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